Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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07-02-2018, 08:49 | #31 | |
Re: Problema di pipì...
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Ho notato che la micia è stata adottata da voi molto giovane, ed era già stata sottratta alla mamma perché era dalla volontaria o da chi la teneva in stallo. Sai qualcosa dei suoi primi giorni di vita? Hai scritto che è di piccole dimensioni, chissà se è riuscita a dormire a sufficienza senza essere disturbata, perché è durante il sonno che l'ormone della crescita ha la sua attività maggiore Il riflesso perineale, quello che non li fa evacuare per cui la mamma va a stimolare l'evacuazione, scompare ad un mese e mezzo circa. Dopodiché la micia dovrebbe aver imparato da mamma e fratelli a gestire le sue evacuazioni cominciando a cercare il substrato giusto. Dove è stata in quel periodo? Ha avuto possibilità di apprendere? E' forse stata messa a contatto anche con le traversine per eliminare? Penso sia difficile avere risposte certe, però quello è uno dei momenti cruciali della sua vita Probabilmente non si riesce a sapere qualcosa di preciso a riguardo, quindi non mi focalizzerei sulle lettiere che emettono odori, non comprerei repellenti o invitanti, non seguirei la gattina quando ha intenzione di far pipì e metterei una terza lettiera almeno per un mesetto per vedere come va "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-02-2018, 09:57 | #32 | |
Re: Problema di pipì...
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io vedo la differenza che c'è tra ludo e gli altri gatti, ludo è stato castrato da adulto, se non ricordo male aveva 3 anni. ciò che dirò ora è chiaramente frutto della mia interpretazione e immaginazione, non essendo nella testa di ludo. ma da quanto è castrato è diventato molto più insofferente, lamentoso, anche insicuro. prima usciva e stava via anche due settimane, tornava magro e graffiato, e io mi preoccupavo terribilmente (infatti l'ho fatto castrare), però era un gatto dal carattere equilibrato e forte. chiaramente ci sono anche altri fattori, l'arrivo di Tesla ad esempio. ma mi resta l'impressione che aver conosciuto in completezza anche la vita sessuale gli abbia reso più difficile poi non viverla più quella vita. non a livello conscio magari, non penso che stia ore a pensare a questa o quella gatta, o a qualche combattimento epico, ma sicuramente gli ho tolto qualcosa che prima nella sua vita era di grande importanza. in cambio ho preservato la sua salute e sicurezza, è vero, e lo rifarei, ma tant'è. anche alla luce di questa esperienza credo che in futuro continuerò a sterilizzare intorno ai 5-6-7 mesi (a seconda dei casi e secondo parere veterinario), senza aspettare la maturità sessuale. però se ci sono studi o teorie a riguardo, sono molto interessata - un po' come in tutto ciò che riguarda il modo migliore di convivere coi mici, anche nelle decisioni che devo imporre loro. Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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07-02-2018, 12:11 | #33 | |
Re: Problema di pipì...
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Che strumenti hanno i vet comportamentalisti? l'osservazione sul campo, l'esperienza, la passione e lo studio molto approfondito in merito, il saper cogliere il micio nel suo insieme per far sì che la sua vita sia la migliore possibile Io non lo so fare -I vet comportamentalisti etologi cognitivi danno importanza alla vita della mamma durante la gestazione in quanto lei trasmette le sue esperienze tramite neurotrasmettitori che arrivano ai piccoli tramite la placenta (informazione epigenetica), quindi i piccoli nascono con predisposizioni comportamentali che noi non conosciamo se non conosciamo la mamma, ma anche il papà apporta il suo contributo -Poi c'è il fatto che il dna spazzatura codifica le emozioni che diventano quindi trasmissibili -Poi c'è la vita del micino e le sue interazioni con il suo mondo interno ed esterno che gli darà altre informazioni ancora (informazione ontogenetica) Il micino giocoso e trotterellante che noi ammiriamo con gioia, ha già un suo bagaglio con cui si interfaccia con la realtà Faccio un esempio per le sterilizzazioni/castrazioni: se noi ad un individuo tendenzialmente insicuro togliamo la possibilità avere i suoi strumenti, inclusi gli ormoni che orientano tutto un indotto, rischiamo di avere un individuo emotivamente insicuro per il resto della sua vita, idem se è aggressivo o troppo remissivo. Gli togliamo la possibilità si sperimentarsi e conoscersi appieno. Volland castrato prepubere, è emotivamente molto vulnerabie, e già i gatti lo sono di natura C'è anche un video del dott Prota nel suo gruppo chiuso in cui parla dei problemi di salute che derivano dalla sterilizzazione a priori, ma ricordo solo i problemi alle epifisi ossee I miei appunti sono faldoni disarmanti, cercherò con calma sia lì che lo studio che avevo riportato qui, cerco di rivedere il video di Prota. Ma oggi non ce la faccio. Se diamo interpretazioni nostre alla vita di un'altra specie siamo fritti, dobbiamo scremare attentamente per confrontarci col loro mondo che è diverso dal nostro e diverso da quello un'altra specie ancora. E' un lavoro difficile "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-02-2018, 12:57 | #34 |
Re: Problema di pipì...
quella è la mia esperienza diretta, non ho pretese accademiche. quello che mi chiedevo è: se chiediamo l'intervento di un veterinario comportamentalista per scegliere l'età di sterilizzazione di un nostro micio, che lui non conosce, che visita e con cui passa qualche ora e per il resto deve per forza basarsi su quel che diciamo noi, ha davvero abbastanza elementi per prendere una decisione sensata o si troverà anche lui a sparare a caso, ma col rischio che posticipando l'operazione capitino gravidanze, fughe e quant'altro? e invece sul proprio micio questi elementi senz'altro più completi gli sono sufficienti a capire cosa accadrà nella vita e nella mente del gatto se lo sterilizza prima, o dopo? ci sono anche veterinari che preferiscono la sterilizzazione precoce a poche settimane di vita, insomma un'altra scuola di pensiero ancora. come capire chi è più adatto al benessere di ogni singolo micio?
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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07-02-2018, 13:17 | #35 |
Re: Problema di pipì...
Personalmente avevo ricercato molte informazioni sul pediatric spaying che va molto oltreoceano e ricordo diversi studi che non avevano evidenziato alcuna problematica a livello fisico. Riguardo il comportamento, temo sia molto difficile, se non impossibile, mettere nero su bianco con dati statistici eventuali variazioni. Con la sterilizzazione pediatrica non è proprio possibile in realtà, perché viene effettuata già dopo qualche settimana di vita quindi non si può fare una stima su com'era il gatto e com'è diventato poi, sarebbe assurdo.
Però dal punto di vista fisico, i risultati erano positivi fino a quel momento. |
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07-02-2018, 13:39 | #36 |
Re: Problema di pipì...
Tutti noi riportiamo esperienze dirette, talmente dirette da essere anche molto circoscritte ai momenti che abbiamo focalizzato, poi raccontiamo al vet che se è attento capisce dove bisogna scremare e dove invece approfondire. Lui il micio, in questo caso, lo conosce attraverso noi e dovrebbe capire fin dove c'è un racconto e quanto di quel racconto c'è da estrapolare. Quanto quindi del racconto può dare indicazioni sufficienti. Mica facile!
Essere veterinari comportamentalisti cognitivivuol dire avere due specializzazioni e farle lavorare assieme. Se si fa il corso behaviourista, che è quello più frequente, si ha un'altra mentalità e la mente animale viene bypassata e vanno di feliway e di meccanismi stimolo-risposta. Noi in questo caso siamo più rassicurati perché volenti o nolenti abbiamo quel retaggio culturale e questo si nota facilmente Secondo me i cognitivi lavorano per il gatto più che per le nostre previsioni e credenze e possono dare una mano utile sia ai mici che a noi, restando pur sempre vet e dando priorità assoluta alla salute se ci sono circostanze critiche da valutare a seconda dei casi Sapere cosa accadrà non è dato sapere a nessuno, prevenire comportamenti che sono già innescati e non peggiorarli sì. Non so se li tengono in osservazione per qualche giorno, so che ce ne sono molto pochi in giro Almeno questo è quanto ho capito, accidenti agli appuntiiiiiiiii "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-02-2018, 13:46 | #37 |
Re: Problema di pipì...
Scusate se esco un po' dal discorso castrazione ecc, volevo sapere come interpretate il fatto che la micia faccia solo pipì fuori lettiera, e mai cacca (almeno a quanto ho capito). Se fosse un problema di puzze e lettiere sporche ecc, non dovrebbe valere anche per la cacca?
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07-02-2018, 13:48 | #38 | |
Re: Problema di pipì...
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poi magari mi trovassi un miciolino estremamente insicuro e pauroso potrei fare "l'esperimento" di sterilizzarlo tardi (o meglio ancora, se ne trovo uno, chiedere ad un vet comportamentalista cognitivo), ma appunto di esperimento si tratta perchè non esiste un dato di riferimento per prendere una decisione. Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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07-02-2018, 13:50 | #39 |
Re: Problema di pipì...
@ Valecleo
Non dimentichiamo l'epigenetica che ha un valore molto importante e riscontrabile! Ma penso che ci vorranno molti anni, almeno 30, prima che queste informazioni vengano assorbite dalla cultura quotidiana. Qualora qualcuno abbia voglia di leggere: http://www.mariamayer.it/wp-content/...ROSSELLA-1.pdf "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-02-2018, 14:14 | #40 |
Re: Problema di pipì...
copioincollo un mio vecchio intervento (n11 in "castrazione vantaggi e svantaggi" qui nel forum)
- in termini di comportamento la valutazione è più complessa perché non sappiamo come quel gatto avrebbe sviluppato la sua indole se fosse stato operato a due mesi, sette mesi o entro il primo anno di vita e gli studi sono pochissimi. Uno studio corposo, su 353 gatti tra interi e neutri, è stato fatto all'università di Pisa - giocano di più i gatti maschi castrati dopo i sei mesi rispetto a quelli operati precocemente - le femmine sterilizzate in età precoce miagolano di meno - " " " tollerano di meno le manipolazioni - le femmine sterilizzate a qualsiasi età sono più aggressive nei confronti degli umani e altri gatti conviventi Per quanto riguarda la paura verso novità di qualsiasi tipo: - le femmine operate precocemente sono più paurose verso rumori nuovi, persone e animali estranei - i maschi operati precocemente hanno più paura nel vedere gatti estranei In uno studio del 2004 che ha preso in considerazione ben 1660 gatti di cui 987 operati precocemente, tra maschi e femmine castrati/sterilizzati è stata evidenziata una maggiore timidezza e tendenza a nascondersi e minore tendenza all'iperattività Quindi i gatti operati precocemente hanno meno sicurezza in se stessi con conseguente aggressività da paura ..... e quindi anche il nostro intervento deve essere consapevole il link non lo trovo ma era uno studio dell'università di Pisa a cura della dottssa Calore (che ironia sto cognome) "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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