È proprio vero, mai arrendersi

E, soprattutto, accettiamo i gatti che accogliamo in casa per come sono, non pretendiamo di modificare il loro carattere, amiamoli anche se sono schivi, se non sono coccoloni. Loro comunque ci amano
Buffet.
Rapidamente, per quei pochi che non lo conoscono, visto che spesso scartavetro gli attributi con lui, è un micio adulto tendente al maturo, potrebbe avere, secondo me, 8/9 anni. Forse sempre vissuti per strada, in città, non posso esserne certa. Ricordo solo che, fino a due anni fa, quando abitavo a Genova e lui gironzolava spesso intorno al mio palazzo, lo avevo notato da qualche anno. Era praticamente l'unico maschio che stazionava spesso vicino al mio portone, mai visti altri, se non una o due volte al massimo, in 13 anni in cui ho vissuto in quella zona. Credo sia il padre di tutti i gatti nati nella strada del condominio, fra cui quasi certamente 8 dei miei.
Comunque, dovevo essere rapida, vabbè...trasloco in Toscana e porto via con me tutti i gatti "del condominio" che sono riuscita a catturare. Troppo pericoloso lasciarli lí, la pazza che ci abita non vedeva l'ora che me ne andassi per combinare qualche scelleratezza.
Buffet, micione tigrato rosso, vive con noi da due anni, io l'adoro, ma, come lamento sempre, non posso nemmeno osare accarezzarlo perchè scappa. A volte riesco appena appena ad accarezzargli il fondo schiena, inteso proprio come la parte piú lontana dalla testa, ma devo essere lieve come una farfalla e comunque lui si ritrae. Se oso di piú scappa come un fulmine.
Bene, ieri spazzavo il soggiorno e lui era comodamente sdraiato sul divanetto, con una zampina mollemente penzolante fuori dal divano, bello rilassato. Mentre continuavo a spazzare ho iniziato a parlargli dolcemente, a fargli dei complimenti e, GIUBILO, mi ha guardata, ha stretto gli occhi diverse volte e, con la zampina, ha fatto un accenno di pasta
Me felice, è un evento grandioso, per il nostro rapporto.
Finalmente ho capito che, anche se sta spesso per i fatti suoi, benché non disdegni di dormire sul divano appiccicato agli altri, anche se non mi permette di coccolarlo, anche se lo sguardo è quello di un micio anzianotto, che ha lottato (dal mio appartamento lo sentivo spesso lottare con altri gatti, che, evidentemente, riusciva a cacciare, visto che era l'unico maschio intorno al palazzo, come dicevo sopra e inoltre ha la coda mozzata a metà, vai a sapere che ha passato...), anche se prima era libero, sebbene in strada, qui non sta male e questa cosa mi commuove. Non so perchè, ma ho sempre amato molto questo gatto, anche a Genova, quando a volte arrivava dal portone con dei brutti ascessi sanguinanti, gonfio e gli compravo l'omogeneizzato, per farlo mangiare e nascondere l'antibiotico dentro. Sempre solo, non socializzava con le gatte del circondario (peró le metteva incinte, questo si ), sempre schivo, timoroso dell'essere umano, il che forse è quello che lo ha tenuto in vita.
Tutto sto pistolotto per dire che, prima o poi, un segnale arriva. Ci vuole tanta, ma tanta pazienza, perseveranza, accettazione e, ovvio, tanto amore.