Storia di Mat e Spritz
Una mia amica (quella del libro sulla paglia di Fiesole, per chi ha letto il post sui regali fatti a mano) e suo figlio avevano due cani adorati, Spritz e Scothc, Spritz preso cucciolo da un canile, e Scotch da una stalla. Tutti e due meticci, ovviamente.
Un brutto giorno, a Spritz venne diagnosticata una brutta malattia, e dopo qualche tempo morì, con grande dolore della mia amica. E anche di Scotch, che, ormai vecchio cane, era rimasto solo. Che fare? Bisogna prendere un amico per Scotch. E così è arrivato un cane di taglia media, meticcissimo, nato randagio in Sicilia, catturato, portato ancora cucciolo in Friuli dopo un viaggio lunghissimo, messo al canile, e infine visto dalla mia amica.
Ora Mat vive in una casa con ampio giardino dove può correre a piacimento, camino caldo, ciotola sempre piena, un compagno di giochi e coccole in abbondanza.
Penso che Spritz approvi, lui ha avuto una vita felice, dopo essere stato abbandonato una prima volta, e in seguito portato a casa della mia amica.
Ricordo che la mia amica mi disse, alla mia domanda sul perchè il cane aveva due collari: "Deve abituarsi al nuovo collare prima di buttare il vecchio, che è sciupato. Spritz è stato abbandonato una volta, e non gli posso togliere mai il collare, perchè per lui il collare vuol dire che ha un padrone, e piange di dolore se glie lo tolgo". Fece l'atto di sfilareal cane entrambi i collari per farmi vedere, e lui cominciò a guaire di dolore ancora prima che gli slacciasse la fibbia del secondo (la mia amica ovviamente si fermò subito). Ora mi chiedo: come possono dire che gli animali non capiscono? E cosa deve aver sofferto quel cane, per guaire così al solo toglierli il collare (gesto che evidentemente lui collegava all'abbandono)? Ah, è stato anche seppellito col collare, la mia amica non ha voluto toglierglielo nemmeno dopo la morte.
Divididere la propria vita con un gatto nero è un privilegio!
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