Curiosità sull'avere due mici

[Sara87]

Eccomi, sono appena tornata dal lavoro!
Grazie a tutti per i vostri pareri e le vostre esperienze, dovrei fare leggere questa discussione a quegli "esperti"!!
Sono sempre più fissata sui DUE gatti. Al diavolo chi dice che visto che è la prima volta dovrei provare con uno. Cosa sono, scarpe che le devo provare?? Giuro che questa frase mi ha fatta rabbrividire. >.<
Ha ragione Starmaia, ci dovrebbero essere molti più "esperti di becco chiuso".
Grazie, mi avete risollevato il morale!

[Cenarius]

Originariamente inviato da LaT

Certamente, e' chiaro che, quando si parla di gatto triste, anche se, parlo per me, non mi pare di aver usato questo termine, ma potrei sbagliare, si intende un gatto che vive un disagio, più o meno marcato e, ovviamente, legato al suo essere animale e non umano.
In generale, quoto Starre.

Il mio appunto era a beneficio di BigBabol che ci faceva notare che si stava umanizzando il gatto.
Personalmente ritengo che tutti quelli sul forum, a prescindere dall'affetto che nutrono per i propri pelosetti, utilizzano termini umanizzanti con cognizione di causa. Sappiamo tutti che i mici non sono umani, ma è più facile descrivere un comportamento felino con un'emozione umana, per rendere più chiara la situazione, piuttosto che parlare sempre in modo etologicamente corretto.
Almeno io la vedo cosi'.

[BigBabol]

Originariamente inviato da Cenarius

In effetti io, per non umanizzare il gatto, non parlerei di solitudine né di tristezza.
Parlerei piuttosto di noia, che è qualcosa di ben identificato anche negli animali.
Ci sta tutta che un gatto gradisca la solitudine nel suo ambiente naturale (che non è un appartamento ma nemmeno una città se proprio vogliamo attenerci all'etologia): nessuna condivisione del territorio e delle risorse, prede da cacciare, natura da esplorare. Fantastico ^^
Ma la città non è un ambiente naturale e un appartamento è quanto di più lontano possa esserci.
Pensare che la natura dei felini negli anni non si sia "evoluta" è un po' semplicistico.
Lasciando da parte i sentimentalismi, sicuramente la specie "gatto di città" ha metabolizzato che l'unione nelle colonie fa la forza o che convivere dentro una casa con altri gatti è accettabile.
Comunque la mia veterinaria ed etologa mi disse chiaramente, senza mai usare termini come "tristezza o solitudine", che il gatto da solo chiuso in casa si annoia perché privo di stimoli e ciò può minare la sua salute perché (come accade anche a molto umani), annoiandosi diventa pigro e mangia per distrarsi.
Va da se che non è una legge inderogabile, dipende da gatto a gatto, ma un gatto domestico castrato/sterilizzato che viva il 100% del tempo in un appartamento e l'80% da solo puo' manifestare disturbi alimentari e/o comportamentali dovuti a noia e frustrazione.
(magari data dal fatto che la notte, che il micio si sente finalmente attivo e ha qualcuno con cui passare il tempo, quel qualcuno vorrebbe dormire dopo tutto il giorno di lavoro XD ).

Concordo abbastanza, difatti se leggi il mio primo intervento ho anche spiegato come è cambiato il comportamento del mio primo con l'introduzione del secondo gatto. Però credo che sia una cosa più istintiva e dovuta all'esigenza che una reale voglia di condividere qualcosa con altri mici. Infatti studi recenti sulla socialità hanno dimostrato anche come sia facile fare dimenticare il legame tra fratelli dopo pochi giorni di distacco. Non so, è come se il gatto facesse di necessità virtù, ma -all'occorrenza- tornasse a fare il randagino (che poi è quello per cui è nato).

Comunque il discorso è molto interessante, avete da consigliare testi di etologia validi?

Originariamente inviato da Cenarius

Il mio appunto era a beneficio di BigBabol che ci faceva notare che si stava umanizzando il gatto.
Personalmente ritengo che tutti quelli sul forum, a prescindere dall'affetto che nutrono per i propri pelosetti, utilizzano termini umanizzanti con cognizione di causa. Sappiamo tutti che i mici non sono umani, ma è più facile descrivere un comportamento felino con un'emozione umana, per rendere più chiara la situazione, piuttosto che parlare sempre in modo etologicamente corretto.
Almeno io la vedo cosi'.

Si certo scusa, facevo un discorso generale, non mi riferivo a te in particolare.
E concordo con quanto hai scritto

[MILOTTINA]

Originariamente inviato da BigBabol

Concordo abbastanza, difatti se leggi il mio primo intervento ho anche spiegato come è cambiato il comportamento del mio primo con l'introduzione del secondo gatto. Però credo che sia una cosa più istintiva e dovuta all'esigenza che una reale voglia di condividere qualcosa con altri mici. Infatti studi recenti sulla socialità hanno dimostrato anche come sia facile fare dimenticare il legame tra fratelli dopo pochi giorni di distacco. Non so, è come se il gatto facesse di necessità virtù, ma -all'occorrenza- tornasse a fare il randagino (che poi è quello per cui è nato).

Comunque il discorso è molto interessante, avete da consigliare testi di etologia validi?

Non so se il gatto sia cambiato coi tempi o se sia stato umanizzato, ma posso dire che ogni gatto ha il proprio carattere come noi umani, e c'è chi vive meglio in solitudine e chi non può stare senza compagnia, io avevo inizialmente la Milù che piangeva appena uscivo, dopo 9 ore di solitudine, rientravo e dovevo stare continuamente con lei, altrimenti miagolava disperata, non riuscivo neanche a stare al telefono, e dormivo pochissimo, alla fine, a luglio, anche grazie ai vostri consigli, le ho preso un' amichetta.
Milù ha confermato che aveva bisogno di un'amica, perchè l'ha accettata subito, non miagola più, a meno che non debba mangiare o per chiamare Bruma, perchè ora se si sposta in un' altra stanza deve chiamarla, non si muove più senza Bruma e ogni tanto cerca anche qualche coccola da me....., si mi ha proprio abbandonata

[BigBabol]

Originariamente inviato da MILOTTINA

Non so se il gatto sia cambiato coi tempi o se sia stato umanizzato, ma posso dire che ogni gatto ha il proprio carattere come noi umani, e c'è chi vive meglio in solitudine e chi non può stare senza compagnia, io avevo inizialmente la Milù che piangeva appena uscivo, dopo 9 ore di solitudine, rientravo e dovevo stare continuamente con lei, altrimenti miagolava disperata, non riuscivo neanche a stare al telefono, e dormivo pochissimo, alla fine, a luglio, anche grazie ai vostri consigli, le ho preso un' amichetta.
Milù ha confermato che aveva bisogno di un'amica, perchè l'ha accettata subito, non miagola più, a meno che non debba mangiare o per chiamare Bruma, perchè ora se si sposta in un' altra stanza deve chiamarla, non si muove più senza Bruma e ogni tanto cerca anche qualche coccola da me....., si mi ha proprio abbandonata

Il mio continua a miagolare, ma quando cerca il fratello, se non lo vede si dispera.

[Cenarius]

Penso che Milottina abbia centrato il punto, ossia che sebbene il gatto abbia una sua natura oggettiva, poi soggettivamente i caratteri possono essere molto diversi.
Anche il fatto che quando vivono piu' gatti insieme alcuni si sopportino e altri no penso la dica lunga :-)
Zamir adora la sorella, ci gioca e dorme vicino a lei, sebbene non l'abbia riconosciuta affatto quando l'ha vista arrivare (a conferma di quel che scriveva BigBabol). Si erano lasciati solo da 15giorni, il perché non sto qui a raccontarlo, è stata una felice casualità, ed erano nati insieme e stati insieme per 4 mesi. Dopo 15gg era un'estranea, mentre lei l'ha riconosciuto e si vedeva dal suo comportamento (forse perché lei era restata in allevamento mentre lui ne era uscito? Chissa')... comunque Zamir e Zulema si adorano, si cercano e da quando sono insieme non ho mai visto uno dei due isolarsi dall'altro, eppure di spazio ne hanno e potrebbero stare ben lontani, ognuno per i fatti suoi, semplicemente preferiscono stare insieme.
Un po' diverso fra Zamir e il terzo arrivato, Todd: Zulema lo tollera bene, lo coccola e ci gioca (istinto materno? ) mentre Zamir non è aggressivo nei suoi confronti ma non gradisce stare troppo vicino. Se Todd arriva e si sdraia vicino a lui, Zamir si alza e si allontana. Se Zamir è in braccio a me sul divano e arriva Todd, lui scende e va via, se Todd prova a giocare Zamir lo ignora... insomma per usare un "umanizzazione" penso che Zamir non lo sopporti come tanti adulti umani mal sopportano l'entusiasmo dei bambini (e un devon rex è l'entusiasmo incarnato).
Magari se vivessero in un bosco il loro comportamento sarebbe completamente diverso, dovendo dividere risorse da procacciare... avendo risorse sempre disponibili (grazie all'umana che sgobba <.< ) potrebbero aver ripreso da chissà quale recesso genetico una tendenza alla socialità.
Credo pero' che la tendenza a socializzare con successo si sviluppi meglio in tenera età e sia più difficile far diventare "sociale" un gatto adulto che non ha mai vissuto con altri gatti e che quindi non concepisce la condivisione. Però anche qui è un'ipotesi e ritengo che il carattere proprio del micio faccia sempre la differenza.

[Niobe]

Mi state mettendo un po' in crisi con questo topic >_>

Io a giorni prendo il gattino da merysara, purtroppo i miei non ne vogliono due per ora anche se sto già "inserendo" l'idea piano piano. Per me è stata già una conquista avere questo.
Io studio all'università, e mio fratello anche. Mia madre è insegnante elementare.
Il gattino, da ottobre, sarebbe solo la mattina almeno fino all' 1 e mezza, orario in cui torna mia madre. Mio fratello torna per le 6 e io posso tornare dalle 4 alle 6 del pomeriggio. Lascio casa alle nove di mattina.
Dite che devo insistere di più sull'averne due? Si sentirà da solo?
Premetto però che io non seguo tutti i giorni, quindi può essere cosi 3-4 volte a settimana. Non di più.

[Lady Mosè]

Beh, tu magari insisti comunque sul secondo gatto...

[alessandramiao]

Originariamente inviato da Niobe

Mi state mettendo un po' in crisi con questo topic >_>

ti crei troppi scrupoli. il quesito del topic è: avendone la possibilità, è meglio prendere uno o due mici? mi ripeto: avendone la possibilità.
il tuo gatto avrà una vita sicura e sarà amato, probabilmente si annoierà un pò; pazienza, sopravviverà. mi pare che non puoi rimproverarti nulla. ognuno fa al meglio delle SUE possibilità.
posso citare mia nonna?? spesso il meglio è nemico del bene...
tua madre ha accettato ora un gatto... dalle tempo di abituarsi, forse dopo un po' che lo avrà, sarà lei a volerne ancora...