Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. |
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01-02-2017, 10:59 | #1 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
concordo con babaferu quello che si vede nel video e' una maniera forzata di forzata di far giocare il micio,sono innaturali quei movimenti e il giudice lo fa per far vedere il gatto.Sono contraria alle mostre dove il gatto diventa un'oggetto,ma sono che ci sono allevatori in gamba che fanno di tutto per non stressare il micio e se non e' portato a stare in mezzo alla gente e al rumore non lo portano,la verita' sta nel mezzo,le expo servono e sono importanti all'evatore a far conoscere i propri soggetti con lunghi anni di studio per selezionare il meglio,ma e' anche vwero che questi poveri animali si stressano e anche tanto.
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01-02-2017, 11:26 | #2 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
"il meglio" per chi? ai gatti non interessa di essere più maculati, più tigrati, con la testa più rotonda o la coda a cespuglio.
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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01-02-2017, 11:49 | #3 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
comunque credo che, anche all'interno delle expo, ci siano poi vari gradi di rispetto o meno per i mici.. o meglio di "oggettivazione" del micio.. ad es una cosa che mi ha veramente scandalizzata è stato vedere come alcuni allevatori di persiano con manto bianco truccassero i loro mici con la cipria e una specie di "correttore" per occhi per mascherare le occhiaie.. ecco ste cose ammetto fanno veramente inkazz@are anche me . A parte che dico io, se il giudice deve giudicare la bellezza del micio, se lo trucchi stai "barando", ma, cosa più importante, il micio non è una barbie o un peluche!! qui siamo al limite del maltrattamento! ( o no?)
però ci sono anche tanti allevatori che fanno di tutto per rendere meno spiacevole possibile l'esperienza al micio.. gabbie ampie, pettorine per cui possono uscire e stare in braccio, parti della gabbia chiuse perciò possono nascondersi alla vista.. e.. persino carne cruda da mangiare! io ci vado perché in generale mi piace vedere tanti mici e parlare con gente appassionata di mici.. e poi a volte come dice Aletto ci sono degli articoli per animali di qualità tipo tiragraffi, cannette e simili, che non si trovano nei petshop. In effetti sarebbe meglio se facessero delle expo in cui invece del micio in gabbia ci fosse un ologramma o venissero proiettati dei video dei mici nei vari allevamenti, magari con delle conferenze sulla nutrizione, il comportamento e altro. Io ci andrei . |
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01-02-2017, 12:00 | #4 | |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
Quote:
Il mio Volland è di allevamento e l'allevatrice segue costantemente corsi della siua ed ha collaborato con la siua. Devo a lei, alle sue quattro parole dette per telefono la prima volta che l'ho contattata il mio evolversi dell'amore per i gatti, e gli animali in genere, in una direzione piuttosto che in un'altra "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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01-02-2017, 15:04 | #5 | |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
Quote:
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01-02-2017, 15:29 | #6 | |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
Sìsì, certo che erano già presenti, ci mancherebbe... infatti si parla di processi durati almeno 10.000 anni
Quote:
Però che il gatto si sia evoluto man mano che si adattava alla vita "insieme all'uomo" mi sembra abbastanza convincente; d'altra parte anche dal punto di vista genetico il suo progenitore, il cosiddetto gatto selvatico, il F. silvestris (e le varie sottospecie di cui a quanto ho capito non è neanche chiarissimo quale e quante sottospecie abbiano contribuito al processo) e il gatto domestico sono molto diversi. E più o meno mi sembra che ci sia una certa concordanza nell'attribuire il grande passo avanti nella diffusione e poi domesticazione del gatto alla forte espansione della pratica dell'agricoltura e quindi la comparsa dei primi magazzini di granaglie; il gatto ha svolto inizialmente il ruolo di "cacciatore di roditori" (attratto dalla concentrazione di questi ultimi nei pressi degli insediamenti umani), ed è poi progressivamente stato "eletto" ad animale da compagnia. EDIT: Ah, scusa, mi sa che non avevo capito cosa intendevi, o magari mi sono spiegata male: è vero che non abbiamo operato un processo di selezione "classico", come è avvenuto magari per il cane o per i cosiddetti animali da bestiame, infatti ricordo di aver letto che alcuni biologi sostengono non sia neanche vero che abbiamo messo in atto un processo di addomesticazione deliberato, ma che sia stato il gatto semplicemente ad evolversi per sfruttare di volta in volta al meglio le opportunità fornite dalle attività umane. Ma, voglio dire, mettiamola un po' come ci pare, però sostanzialmente questo passaggio dalla vita prettamente selvatica, da cacciatore a "sterminatore di topi" e pian - piano ad animale domestico, non sarebbe certo accaduto se non ci avessimo "messo lo zampino" noi. Che la selezione sia stata deliberata o meno, che sia durata migliaia di anni, tutto quello che ci pare, ma sempre una selezione a mio modo di vedere è avvenuta. (Lo so che la sto buttando sul "siamo sempre noi che ci mettiamo in mezzo e che alteriamo il corso della natura", ma infatti era un discorso così, molto generico) |
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01-02-2017, 16:06 | #7 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
a dire il vero, i contatti tra uomo e cane sono avvenuti ben prima della stanzialità dell'uomo. non è stata una selezione dell'uomo a creare il cane, è stato un mutuo e reciproco crescere insieme.
per il gatto è diverso, siamo due specie che stanno bene insieme, ma non c'è stata una vera selezione secondo me. almeno non prima delle razze. Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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02-02-2017, 07:53 | #8 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
Ogni due/tre anni circa e va alle expo più vicine a dove vive, fino qui a Roma per i gatti è troppo lontano. Dice che ogni tanto deve partecipare con gli altri allevatori per far conoscere questa razza ancora poco conosciuta
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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02-02-2017, 08:44 | #9 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
però ecco mi chiedo, se ci va solo ogni due o tre anni, come fa ad abituare i gatti ad una situazione così stressante/innaturale? perché era anche un po' questo il senso della mia domanda, cioè se i gatti, se abituati fin da piccoli ad un certo contesto "innaturale" o situazioni stressanti (ad es lunghi viaggi, essere costretti in gabbia per tutto un w-end, avere intorno estranei vocianti che ti manipolano ecc), si adattino e lo trovino magari normale.. ma se un gatto è abituato nel suo ambiente e tutto di colpo viene portato all'expo, non reagisce malissimo?! puoi chiederglielo se la senti
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01-02-2017, 12:40 | #10 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
questa sarebbe un'evoluzione meravigliosa, come il bird watching rispetto alla caccia
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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