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Originariamente inviato da Yumacapesco
Non so. Forse una volta c'erano meno auto ma non penso che un gatto - mediamente - avesse una grande aspettativa di vita. Non venivano curati come adesso, la sterilizzazione era una pratica sconosciuta, il cibo spesso inadatto...
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Prima di Tommy ho avuto un altro gatto: Ciccio, maschio, non castrato (ovviamente, ai tempi come dici tu non si usava). Il mio quartiere era considerato di periferia e quindi con poche auto di passaggio se non quelle dei residenti. Poche case, molti campi e campagna. E' vissuto, così, libero e felice (come si usa dire no?) per ben 13 o 14 anni non me lo ricordo (diciamo dai miei 5 anni ai miei 18). Morì di morte naturale...ma naturale veramente, ovvero di vecchiaia. Non era mai stato vaccinato, non era castrato, il che lo portava ad avere lotte fra maschi più volte l'anno. Si assentava per giorni e giorni da casa e mi ricordo benissimo, io bambina e ragazzina, che uscivo la sera a chiamarlo per farlo tronare a casa. A volte mi ascoltava e tornava...altre volte no...tornava tutto ferito, gli venivano spesso ascessi a causa dei morsi, ascessi che io curavo con impacchi di acqua ossigenata e lui si faceva fare. Ciccio era il gatto più buono del mondo..sopportava tutti i piccoli dispetti che io da bambina gli facevo.
E stupidamente, ripeto che non me lo perdonerò mai, stupidamente ho pensato che anche Tommy potesse vivere allo stesso modo...ma in 14 anni le cose erano cambiate...molto cambiate. Il quartiere è diventato più popoloso, le quantità di auto che passano sono non triplicate, di più. E non è più periferico, ma centrale. Con tutti i servizi vicini: scuole, banca, posta con tutto quello che ne consegue in fatto di traffico. E' per questo che Tommy è stata sterilizzata e mi assicuravo personalmente che stesse, solo per qualche ora in mia presenza, a gironzolare in giardino. Ma non quel pomeriggio. Quel pomeriggio io non c'ero.