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Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. ![]() |
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#1 | |
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Mi riallaccio al mio racconto del weekend con la famigliola:
Quote:
Volevo chiedervi , data la maggiore esperienza, a parte chi ha gatti abituati ad uscire, diciamo di più chi li ha in appartamento come noi. Vi è mai capitato ? Come ci si comporta in questi casi, intendo dire per cercare di non peggiorare il momento. Oppure noi siamo solo spettatori e loro sono così indipendenti da scappare via anche di fronte a noi che li chiamiamo senza porsi nessun problema. ![]() |
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#2 |
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Mah... qui sul forum ci sono tante storie di mici in libera uscita... alcune finite bene, altre male. Quindi non credo che si possa avere una regola generale.
Personalmente posso raccontarti questa: una volta, ormai tanti anni fa, mio papà stava portando Isidoro dal dottore a fare le vaccinazioni di routine; erano in macchina, ed Isi era nel trasportino. Isi detestava stare nel trasportino, in macchina: lui voleva guidare! I primi tempi, prima che ci procurassimo il porta-mici, Isi viaggiava in una grossa borsa di tela (e si divertiva moltissimo); una volta in maccchina, si appollaiava sul cruscotto: voleva decidere lui la rotta ![]() Scomodo e pericoloso, di qui poi l'adozione del trasportino. Ma visto che lui non era affatto d'accordo, Isidoro Houdini aveva imparato a scassinarlo e... ad evadere. Per l'appunto quella volta aveva scassinato il porta-mici e così quando papà è sceso dalla macchina lui... zacchete! è uscito dalla gabbietta ed è saltato fuori dall'auto, iniziando ad esplorare i dintorni di via Saluzzo. Grande disperazione di mio papà, che lo ha chiamato, pregato, implorato... nel frattempo Isi, dopo le prime esplorazioni, ha iniziato a rendersi conto che l'ambiente era ostile e insomma... ha capito di aver fatto una fesseria e si è lasciato prendere, dopo essersi rifugiato sotto un'auto in sosta. Isidoro era un micio molto sveglio, ed adorava nostro padre: certamente ha capito la sua disperazione nel vederlo fuggiasco, ma ha anche compreso di essere in pericolo e così si è lasciato recuperare. Perchè lui era così. |
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#3 |
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Scappare da una situazione di paura (Isidoro) e fare in tranquillità una scelta (Luna) presuppongono che l'azione sia guidata a monte i due stati d'animo diversi dovuti a due emozioni diverse. La percezione della paura è scatenata da una serie di eventi che sono finalizzati a riportare prima o poi l'omeostasi entro il range fisiologico, la fuga, il ritrovarsi in una condizione più sicura è il primo passo per "ritornare a casa" sotto tutti i punti di vista.
Diversa è la scelta di Luna guidata anch'essa da un'emozione, ma in quel caso era strettamente legata alla motivazione esplorativa molto presente nei gatti. In questo caso, quello che a noi sembra "scappare" in realtà per loro è "andare a vedere". Vi è mai capitato ? Come ci si comporta in questi casi, intendo dire per cercare di non peggiorare il momento. Oppure noi siamo solo spettatori e loro sono così indipendenti da scappare via anche di fronte a noi che li chiamiamo senza porsi nessun problema. Giustamente ti chiedi come non peggiorare il momento perché quel momento è brutto per noi mentre per loro rappresenta l'interruzione brusca di una normale attività felina. Noi in quel caso siamo spettatori dell'espressione di una motivazione forte, quella esplorativa che è fortemente collegata a quella territoriale, quindi possono essere insensibili ai nostri richiami ma solo perché in quei momenti hanno altro da fare. Secondo me qui è evidente anche l'incontro/scontro tra due specie di cui l'una è prettamente sociale e l'altra no. Ho vissuto con una gatta che non mi permetteva di entrare ed uscire da casa se non attraverso uno spiraglio minimo indispensabile per poter passare. Quando era possibile la facevo uscire sul pianerottolo e per le scale lasciando aperta la porta di casa. Io ero presente a debita distanza perché all'epoca c'era un cane che usciva col padrone senza usare l'ascensore. Andava fino ad un certo punto e poi tornava indietro. Quando dovevo rientrare la chiamavo con calma come se fosse dentro casa, qualche volta mi ascoltava, qualche volta preferiva far finta di niente e i tempi si allungavano. Berenice quando il palazzo aveva i ponteggi una volta saltò dal terrazzo al ponteggio (pochi centimetri) avventurandosi nella sua esplorazione. Ero preoccupatissima, l'avevo persa di vista per il tempo di cambiarmi le scarpe, e la rividi dopo un po' mentre cercava di saltare in senso opposto per tornare a casa. Le dissi solo con calma "siamo qui". Con Berenice Buio e Volland posso anche lasciar aperta la porta di casa per qualche minuto se ho scordato qualcosa. Questo non è possibile con altri gatti. Dipende in gran parte da quanto offre il territorio e se per loro è sufficiente. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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#4 | |
![]() Quote:
Ed è quello che temiamo noi (coinquilini di mici in generale e famiglia iW1DOV in particolare): che per la loro insaziabile sete di esplorazione e conoscenza finiscano in guai grossi, troppo grossi... |
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#5 |
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E' giusto capitato qualche giorno fa ad una mia collega. Ha una gatta che tiene in casa, ma che ha voglia di "andare a vedere". Un bel giorno trova uno spiraglio aperto nella finestra ed esce. L'hanno cercata per la via, nelle vie vicino, hanno messo cartelli, è stata avvistata ma non sono riusciti a prenderla.
Alla fine, dopo una settimana è tornata a casa da sola come se niente fosse, tutta intera, pulita e per niente affamata. Era solo andata a vedere un po' più in la ![]() Misty * mamma di Milly e Maya * Crimy, Misty, Pepe e Milù nel mio cuore |
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#6 |
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Con Damon non mi è mai capitato perchè lui tutta questa curiosità verso l'esterno non ce l'ha e quindi, anche in camere di albergo o case in affitto estive, si avventura su balcone o eventuale terrazza solo se ci sono anch'io...altrimenti evita...è un cuor di leone
![]() La gatta che lo ha preceduto, la mia splendida Bea, persiana bianca vissuta con me per vent'anni, una volta è passata dal balcone (siamo ad un primo piano) al cortile condominiale senza che noi ce ne accorgessimo: è rimasta accucciata immobile fino a che quelli dell'ufficio sotto l'hanno vista e ci hanno chiamati..ripresa in un secondo e la cosa non si è mai più ripetuta Forse sia Damon che Bea essendo dei mici sempre vissuti in casa con nessuna/poca esperienza dell'esterno, ne sono più intimoriti che incuriositi.. |
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#7 | |
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Grazie a tutti per i vostri contributi
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Quando rientriamo, se lei è sveglia e sente le chiavi corre subito dietro la porta. Una volta ero preso con borsa computer e sacchetti spesa, aprendo lei è stata rapida è si è infilata in mezzo sgattaiolando (termine perfetto !) fuori, chiaramente ho fatto per mollare tutto e prenderla, ma lei si era già fermata allo zerbino del vicino a farsi le unghie... Qualche volta abbiamo provato a farla uscire sul pianerottolo con noi a bloccare gli accessi ai piani inferiore e superiore, e lei stava li in mezzo e poi tornava dentro, però rimane sempre il dubbio che lo facesse perché vedeva noi. A questo punto sono curioso di provare ad andare mio figlio ed io al piano superiore e quello inferiore e poi mia moglie aprire la porta di casa e senza farsi vedere osservare cosa fa... |
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#8 |
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Io riporto le mie esperienze che purtroppo sono multiple ma che per fortuna posso raccontare senza piangere: giusto qualche mese fa, mentre mettevo in strada il bidone della spazzatura Casper è schizzato fuori come un fulmine, trovatosi in strada si è subito spaventato ed è corso a rifugiarsi sotto un auto a pochi metri di distanza. Tutto nell'arco di un secondo, e una volta lì sotto ha iniziato a miagolare disperato. Era pure buio e pioveva pure a dirotto, non vi sto a dire il panico. Ho mantenuto però la calma e strusciando per terra sono riuscita a prenderlo, appena in braccio mi si è avvinghiato addosso tipo koala e siamo tornati dentro, dove si è tranquillizzato quasi subito. Ecco, in casi del genere penso che mantenere la calma sia la cosa migliore perché se il micio avverte la nostra paura si spaventa ancora di più.
Poi c'è stata quella volta che per tutta una serie di coincidenze assurde Oliver è finito in strada e di lui non c'era più traccia, e quelli sono stati i 23 giorni più brutti della mia vita, e l'ho ritrovato solo per quello che secondo me è stato un miracolo, ma è una storia veramente lunga e ancora adesso a ripensarci mi sale l'angoscia anche se sono passati anni! Quando lo abbiamo ritrovato era messo davvero male, magro da fare paura, tono muscolare ridotto a uno straccio e valori di fegato e reni al limite, solo lui sa che cosa deve aver passato in quei giorni e ci ha messo un bel po' a riprendersi. Ecco, per questo penso che se il micio non sia abituato a uscire e a cavarsela in situazioni del genere sia davvero pericoloso... e non è detto che ritrovi la strada di casa perché nonostante fosse sempre stato nei paraggi Oliver non è riuscito a tornare da solo, se quella mattina il signore non fosse venuto a dirmi che c'era un gatto nero sotto la sua auto, che si trovava alla fine della via dove abito, probabilmente non l'avrei mai più ritrovato. ![]() ![]() ![]() ![]() |
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#9 | |
![]() Quote:
Mi avevano parlato del chip da mettere per il riconoscimento, ma se tanto non lo ritrovano a che serve ? Ci vorrebbe il chip si ma col GPS, so che sono esagerato, ma non vedo l'ora che ci si arrivi..... |
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#10 |
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Mah Tigro, il chip per il gatto lo trovo abbastanza inutile, se lo si vuole mettere come "garanzia" in caso di smarrimento. Mi spiego: a differenza del cane, il gatto è difficilmente avvicinabile dagli sconosciuti, soprattutto se in una situazione di pericolo. E poi seriamente: in quanti si prendono la briga di prendere un gatto dalla strada e portarlo dal vet per vedere se ha il chip? Con i cani è pratica comune, almeno dalle mie parti, ma un gatto da solo in strada può benissimo essere un randagio o un micio padronale abituato ad uscire, difficilmente si pensa a cercare i proprietari, se il gatto non è visibilmente in pericolo o ferito. Certo quello col GPS è un'altra storia, non vorrei dire una castronata ma credo anche che qualcosa del genere esista già, sotto forma di collarino/medaglietta però...
Io dopo l'esperienza avuta con Oli sono convinta che se non si è sicuri che la "libera uscita" sia assolutamente sicura eviterei questo rischio... poi ovviamente ci sono casi e casi, ci mancherebbe. Ma a me basta quello che ho passato per tenere i mici tra casa e terrazzo, la strada è e sarà sempre off limits ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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