Strategia di accoglienza in casa per Enki e Inanna

[Franco64]

Come accennavo in un'altra discussione, stiamo preparando la casa all'arrivo di Enki e Inanna, due abissini di quattro mesi che prenderanno possesso di un trilocale in zona Crescenzago (Milano) probabilmente il 27 febbraio.

Ad oggi, la casa è sistemata in questo modo:

- Nuova casona per le mie caviotte Ulisse e Penelope, che vivono ora in studio in una gabbiona a due piani di un paio di metri quadrati di superficie totale (prima erano in una gabbia aperta, ma non me la sentivo di tenere due cavie a disposizione di artigli di gatto). Non vi dico il cinema per far capire alle caviotte che la loro casa è di due piani: in 24 ore ci è arrivata la femmina, il maschio è più fesso (come in quasi tutte le specie ) e resta sempre sotto.

- Tiragraffi vari (3)

- Tre ciotole in metallo da sistemare in cucina (una per ciascuno per il cibo, una in comune per l'acqua)

- Una lettiera grande (poi forse ne prendo una seconda, ma come dicevo ho poco spazio)

Ma quello che volevo chiedervi è la seguente cosa: quello che pensavo di fare, prima dell'arrivo dei gatti era: sistemare già prima tutta casa con gli accessori al loro posto, compresa una prima dose di cibo nelle ciotole, acqua, sabbietta per la lettiera etc etc. Quando arrivano (entrambi in un unico trasportino), aprirlo sul pavimento e sedermici di fronte, a debita distanza, aspettando gli eventi.

Ho letto che molti dicono di liberare i gatti in una sola stanza tenendo la porta chiusa, e poi di aprire le porte delle altre stanze pian piano. Ma non so, a me non convince: preferirei tenere tutte le porte già aperte da subito (non vivo certo in una reggia, ma in un normale trilocale cittadino) e lasciare che i gatti esplorino tutta casa (o si ficchino sotto un mobile spaventati, so che sarebbe possibile). Inoltre, fin quando non li vedo un minimo ambientati, non interagirei con loro. Insomma, eviterei di disturbarli.

Va bene come strategia? Consigli? (Si vede che sono curioso di come andrà? )