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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui.

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Vecchio 24-01-2025, 16:08   #1
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Milo5
Cucciolino
 
Utente dal: 01 2025
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Angry Convivenza tra gatti

Buongiorno a tutti,
avrei bisogno di un vostro consiglio sulla situazione che stiamo vivendo in casa e che diventa sempre più pesante di giorno in giorno. Ho una gatta Sheila che ha 14 anni ha sempre vissuto con un'altra mia gatta Ariel che purtroppo è mancata lo scorso Novembre, ho avuto la pessima idea di prendere altri due cuccioli un maschio e una femmina di circa 7 mesi per farle compagnia ma da quel giorno si è scatenato l'inferno a casa. Sheila non vuole assolutamente vederli, figuriamoci giocare, urla continuamente e ringhia a entrambi. Abbiamo consultato due veterinari comportamentisti e ci hanno consigliato di posizionare del plexiglass nella stanza in modo che si vedano senza aggredirsi. Poi hanno prescritto una volta al giorno Fluoxetina e zylkene che ho notato non tollera molto. Sinceramente la situazione sta diventando ingestibile perchè dobbiamo sempre chiudere i gatti da una stanza all'altra e non riusciamo a dormire e ci limita in molte cose perchè dobbiamo restare sempre a casa a parte il lavoro.
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Vecchio 24-01-2025, 16:25   #2
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straycat2
Gattone
 
L'avatar di  straycat2
 
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

per la tua gatta Sheila è come se gli avessi detto che la vuoi sostituire prendendo due cuccioli di 7 mesi. secondo me è stato un grave errore e probabilmente se la prende con i cuccioli invece che con te, di solito prima di introdurre nuovi mici per circa una settimana si mettono in una stanza da soli in modo che ambedue imparino a conoscersi vedendosi poco, da quello che ho capito gleli hai fatti vedere subito.


Alessia Ziggy Baudelaire Nathan Mirtilla
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Vecchio 25-01-2025, 08:31   #3
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Milo5
Cucciolino
 
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

Fin dal primo giorno li ho tenuti chiusi, Sheila li ha visti dietro ad un plexiglass. Ora non sappiamo più cosa fare siamo in una fase di stallo, abbiamo consultato più veterinario comportamentista ma siamo bloccati.
Milo5 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 25-01-2025, 10:53   #4
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Aletto
Supergatto
 
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Sesso: Donna
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

Premetto che questo mio intervento non è rivolto esclusivamente a voi che avete agito in buona fede, ma i miei studi di zooantropologia mi portano a considerare anche il comportamento di noi umani.

Ramanzina inutile ma doverosa:
il gatto non necessita di compagnia di altri consimili, nei millemila millenni si è evoluto per fare del suo essere un solitario un punto di forza e sopravvivenza.
D’altro canto, fatto che siano socievoli e stabiliscano relazioni di amicizia anche forti con chi gli va a genio, ci trae regolarmente in inganno.
Noi, banalmente, confondiamo le loro amicizie e conseguente possibilità di convivenza col loro desiderio di averne altre ed altre ancora, trascurando grossolanamente quelle che sono le loro scelte. Come se un gatto non sia artefice della propria vita, ed è come pensare: da oggi in poi, con tutti i nostri accorgimenti del caso, sarai amico o tollererai questo o quell’individuo.
Ma dove sta scritto?
Non succede neppure per noi che invece abbiamo nella socialità un punto di forza. Quante volte è successo che i nostri genitori ci hanno propinato i figli dei loro amici pensando che anche in quel caso sarebbe sbocciata un’amicizia? Talvolta va bene, ma talvolta sono subentrate le nostre scelte che hanno mandato all’aria i progetti dei nostri genitori.

Il plexiglas impedisce solo lo scontro diretto, non l’ostilità che può covare sotto la cenere.

Errori:
Non sono stati rispettati
-il lutto della gatta residente
-la sua età
-le sue abitudini
-il suo essere un individuo capace di fare scelte, e siamo stati ripagati con la stessa moneta.

Le sono stati affiancati due gatti già in età socialmente matura a loro volta in grado di fare scelte.

Risultato:
I due ignari mici, o la gatta residente, non ho capito, sono sotto fluoxetina e/o zylkene dei quali non avrebbero e non hanno bisogno se non per reprimere un sano rifiuto dell’attuale realtà che al momento ci è scomodo.
Sono stati interpellati vet comportamentisti che, in quanto probabilmente behaviouristi –lo deduco dai provvedimenti presi-, adesso non sanno che pesci prendere, come del resto neppure voi.
Non si può saltare a pié pari la mente animale quando ci fa comodo, e riconsiderarla fornendo farmaci che agiscono su di essa quando ci fa comodo.

Il mio intervento ci sbatte in faccia la nostra mentalità poco rispettosa di altre specie che “amiamo tanto”, sottolineando la nostra propensione a prendere decisioni al posto dei “tanto amati” gatti.
Siamo fatti così.

L’errore, gli errori, sono stati commessi a monte, dove per commessi a monte intendo la nostra scarsa propensione ad assimilare la mente e la mentalità di altre specie.
In altre parole tra noi e le altre specie continua ad esserci una barriera che non possiamo scavalcare se non decentrandoci e mettere loro al centro, infatti dici: “non riusciamo a dormire e ci limita in molte cose”, senza dare, forse, il giusto peso anche a quanto stanno passando i tre mici.
E’ normale perché, come dicevo prima, siamo fatti così. O lo è almeno la gran parte di noi.

Dopo tutta sta ramanzina, che a molti può sembrare esagerata ma non lo è per me, non avendo la bacchetta magica, posso solo offrire spunti di riflessione che spero possano essere utili in futuro e spero che i mici un domani riescano trovare una modalità di adattamento reciproca senza ottundimento della loro mente.
-


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 04-02-2025, 10:15   #5
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Darma
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

Arrivo in ritardo, come al solito.

Quote:
Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
Ramanzina inutile ma doverosa
Devo dirmi d'accordo con te, in linea generale, e aggiungere che introdurre in casa DUE incognite, quando c'era il rischio concreto che anche una sola minasse l'equilibrio domestico, è stato anch'esso un grosso errore. In questo caso, si è pensato più ai nuovi arrivati (due della stessa età, così se la gatta anzianotta non avesse voglia o energia per giocare, possono giocare tra di loro) che non alla "titolare" già presente.
Tra l'altro, il titolo della discussione mi fa pensare che OP si sia già rassegnata al fatto che i gatti non si piacciano e il massimo a cui aspira è una convivenza pacifica, nel senso letterale del termine, ovvero senza guerra aperta.

Quote:
Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
il gatto non necessita di compagnia di altri consimili, nei millemila millenni si è evoluto per fare del suo essere un solitario un punto di forza e sopravvivenza.
D’altro canto, fatto che siano socievoli e stabiliscano relazioni di amicizia anche forti con chi gli va a genio, ci trae regolarmente in inganno.
Noi, banalmente, confondiamo le loro amicizie e conseguente possibilità di convivenza col loro desiderio di averne altre ed altre ancora, trascurando grossolanamente quelle che sono le loro scelte. Come se un gatto non sia artefice della propria vita, ed è come pensare: da oggi in poi, con tutti i nostri accorgimenti del caso, sarai amico o tollererai questo o quell’individuo.
Non sono del tutto d'accordo su questo punto: certo che il gatto sceglie chi gli sta simpatico e chi no, come tutti, ma per un gatto d'appartamento l'unica possibilità di incontrare un altro suo simile - e in seguito valutare se il suddetto possa essergli gradito o meno - avviene nel caso il proprietario porti a casa un altro gatto.
Ora, inserimento maldestro a parte - che di certo non aiuta nemmeno nel caso i due gatti siano potenzialmente compatibili -, è molto difficile prevedere se al gatto residente piacerà il nuovo gatto. O trovi un gatto che sia IDENTICO nel carattere e nei comportamenti a quello che è venuto a mancare, e allora il gatto residente, dopo un po' di maretta iniziale, potrebbe apprezzare il nuovo compagno, oppure abbandoni in toto l'idea, perché i rapporti tra individui sono così complicati che le probabilità di incastro caratteriale non sono a tuo favore.
Però potrebbe anche andare bene, i due potrebbero stringere amicizia e il gatto residente potrebbe essere, sul medio e poi lungo periodo, contento del nuovo arrivo. Non è impossibile, non è nemmeno così raro; soprattutto, non è possibile interpellare il gatto a riguardo, il che rende molto difficile prendere in considerazione la sua preferenza.

Perciò io non sarei così rigida sull'eventualità di una nuova presenza in casa. Ovviamente, va fatta con attenzione e cognizione di causa, rivolgendosi ad un eventuale comportamentalista PRIMA dell'inserimento andato male, non dopo, e tenendo presente che le cose potrebbero andare male a tal punto da costringerci a restituire il nuovo arrivato.

Quote:
Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
Il plexiglas impedisce solo lo scontro diretto, non l’ostilità che può covare sotto la cenere.
Questa, tra l'altro, anche a me sembra un'ovvietà: non è che, perché non hai modo di aggredire fisicamente - o di essere aggredito da- l'individuo che ti sta antipatico, allora non provi più antipatia per lui, specie se è proprio dall'altra parte della barriera ad alimentare l'antipatia con la sua presenza. Mi pare assurdo pensare che per i gatti possa essere diverso.

Quote:
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Il mio intervento ci sbatte in faccia la nostra mentalità poco rispettosa di altre specie che “amiamo tanto”, sottolineando la nostra propensione a prendere decisioni al posto dei “tanto amati” gatti.
Il gatto d'appartamento, che non è mai stato fuori, è in grado di CONCEPIRE la "comparsa" di un nuovo gatto sulla scena? Di simulare mentalmente diversi scenari ipotetici riguardo una convivenza con questo nuovo gatto, dalla condivisione degli spazi alle interazioni, in modo da valutare se la riterrebbe un'aggiunta positiva o negativa?
(A prescindere dal fatto che le simulazioni mentali di un soggetto non corrispondono necessariamente alla successiva realtà degli eventi, gli esseri umani ne sanno qualcosa)
Il gatto in generale è in grado di prendere la decisione "mi piacerebbe un compagno felino in casa"? Eventualmente, come la esprimerebbe?
(quelli di colonia penso siano relativamente abituati a gatti estranei che spuntano da chissà dove, per poi magari sparire di nuovo, e tramite esperienza sono più consapevoli che possa succedere)

Quote:
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infatti dici: “non riusciamo a dormire e ci limita in molte cose”, senza dare, forse, il giusto peso anche a quanto stanno passando i tre mici.
Qui devo spezzare una lancia in favore di OP e di tutti i proprietari di animali che lamentino cose del genere: per quanto possiamo amare i nostri animali, al lavoro - o comunque ai mille impegni della giornata - ci dobbiamo andare noi, mica il gatto, quindi l'impossibilità di dormire e, in generale, di gestire il proprio tempo diventa in fretta un grosso peso a livello fisico e mentale. Colpa nostra? Sì, visto che la situazione di conflitto l'abbiamo creata noi, ma questo non lo rende più facile da sopportare. Semmai, il contrario.


Comunque, mi dispiace per OP, ma non ho consigli utili da dare. Temo che il massimo che possa ottenere sia che Sheila si stanchi di soffiare ai nuovi arrivati e si limiti ad ignorarli, evitandoli il più possibile, il che non sarebbe una grande vittoria perché significherebbe che la gatta ha rinunciato a porzioni, anche grosse, della propria quotidianità in nome della tranquillità.
Darma non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 04-02-2025, 13:45   #6
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Aletto
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

Quote:
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……

Il gatto d'appartamento, che non è mai stato fuori, è in grado di CONCEPIRE la "comparsa" di un nuovo gatto sulla scena? Di simulare mentalmente diversi scenari ipotetici riguardo una convivenza con questo nuovo gatto, dalla condivisione degli spazi alle interazioni, in modo da valutare se la riterrebbe un'aggiunta positiva o negativa?
(A prescindere dal fatto che le simulazioni mentali di un soggetto non corrispondono necessariamente alla successiva realtà degli eventi, gli esseri umani ne sanno qualcosa)
Il gatto in generale è in grado di prendere la decisione "mi piacerebbe un compagno felino in casa"? Eventualmente, come la esprimerebbe?
(quelli di colonia penso siano relativamente abituati a gatti estranei che spuntano da chissà dove, per poi magari sparire di nuovo, e tramite esperienza sono più consapevoli che possa succedere)…..
La mia risposta è SÌ, un gatto è perfettamente in grado di sapere con chi ha a che fare. La simulazione della realtà è presente tanto nel rapporto mamma-cuccioli e cucciolo-cucciolo.Il gioco stesso è simulazione e richiede capacità cognitive.
e non è solo la mia risposta ma ci sono studi sia fin dall’etologia classica fino alla zooantropologia cognitiva.
Basta pensare che un passero riconosce altri passeri da altri non passeri, che un elefante non scamicerebbe mai un altro elefante con altri proboscidati, senza ricorrere ai testi di etologia cognitiva e socializzazioni primarie con o senza necessità di rinnovo.
Spero di essere stata esaustiva nonostante la mancanza di tempo.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 04-02-2025, 21:11   #7
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

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La mia risposta è SÌ, un gatto è perfettamente in grado di sapere con chi ha a che fare. La simulazione della realtà è presente tanto nel rapporto mamma-cuccioli e cucciolo-cucciolo.Il gioco stesso è simulazione e richiede capacità cognitive.
e non è solo la mia risposta ma ci sono studi sia fin dall’etologia classica fino alla zooantropologia cognitiva.
Basta pensare che un passero riconosce altri passeri da altri non passeri, che un elefante non scamicerebbe mai un altro elefante con altri proboscidati, senza ricorrere ai testi di etologia cognitiva e socializzazioni primarie con o senza necessità di rinnovo.
Spero di essere stata esaustiva nonostante la mancanza di tempo.
Credo tu abbia frainteso la mia domanda: quelle di cui parli sono abilità cognitive basate sull'esperienza diretta del soggetto e sul riconoscimento di un membro della stessa specie (o di specie diversa, se no i gatti non riconoscerebbero nemmeno noi)
La mia domanda è, il gatto è in grado di ipotizzare l'arrivo di un altro gatto completamente sconosciuto, mai visto primo, mentre quello ancora non c'è? In altre parole, al gatto d'appartamento capita mai di "preoccuparsi" di cosa potrebbe accadere se un altro felino comparisse "magicamente" nel suo territorio e di quali comportamenti metterebbe in atto in caso questo accadesse?
Si tratta di un processo diverso dal tentare di prevedere la reazione del fratellino, che dorme lì accanto in quel momento, se decidesse di saltargli addosso per gioco. Il fratellino c'è, se non sono nati il giorno prima anche una base d'esperienza sulle sue reazioni c'è, la simulazione riguarda solo la conseguenza della prossima azione.
Simulare mentalmente l'incontro con un gatto estraneo, in assenza o carenza (un altro gatto in casa c'era, prima) di esperienza in proposito, e ipotizzare tutta una serie di scenari, azioni fisiche e reazioni emotive è possibile per le abilità cognitive del gatto?
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Vecchio 04-02-2025, 23:37   #8
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Aletto
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

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Originariamente inviato da Darma Visualizza Messaggio
Credo tu abbia frainteso la mia domanda: quelle di cui parli sono abilità cognitive basate sull'esperienza diretta del soggetto e sul riconoscimento di un membro della stessa specie (o di specie diversa, se no i gatti non riconoscerebbero nemmeno noi)
La mia domanda è, il gatto è in grado di ipotizzare l'arrivo di un altro gatto completamente sconosciuto, mai visto primo, mentre quello ancora non c'è? In altre parole, al gatto d'appartamento capita mai di "preoccuparsi" di cosa potrebbe accadere se un altro felino comparisse "magicamente" nel suo territorio e di quali comportamenti metterebbe in atto in caso questo accadesse?
Si tratta di un processo diverso dal tentare di prevedere la reazione del fratellino, che dorme lì accanto in quel momento, se decidesse di saltargli addosso per gioco. Il fratellino c'è, se non sono nati il giorno prima anche una base d'esperienza sulle sue reazioni c'è, la simulazione riguarda solo la conseguenza della prossima azione.
Simulare mentalmente l'incontro con un gatto estraneo, in assenza o carenza (un altro gatto in casa c'era, prima) di esperienza in proposito, e ipotizzare tutta una serie di scenari, azioni fisiche e reazioni emotive è possibile per le abilità cognitive del gatto?
Mi sa tanto di previsione del futuro, ipotetiche sfere di cristallo del gatto o di chicchessia del tipo: e se succedesse?
Provo a rispondere:
Il gatto evita, il gatto è un solitario/solista e finora questo è stato un suo punto di forza.

Come accade in natura, i gatti liberi si evitano comunicando la loro presenza nel territorio mediante i feromoni che man mano che passa il tempo perdono la loro “freschezza”, comunicando anche la percezione del tempo: è passato di qui poco fa e giro alla larga, è passato di qui tempo fa (ore, un giorno,mezza giornata) e allora mi attraverso il territorio con la sicurezza di non incontrarlo.
L’incontro in appartamento non segnalato dalla comunicazione feromonale, sarebbe uno scacco difficilmente gestibile. E al gatto non piacciono queste sorprese. Metterebbe in atto quello che a suo tempo imparò mediante il gioco che è preparatorio a scenari reali.
Ma le emozioni sarebbero molto diverse.
I gatti tendono ad evitarsi.
I gatti della stessa cucciolata da una certa settimana -che a memoria non ricordo- apprendono fin dalla vita intrauterina.
immaginare che compaia un altro gatto sarebbe inutile, perché se si avverasse, saprebbe e saprebbero cosa fare perché hanno un bagaglio filogenetico non indifferente.
Questi imprevisti glieli regaliamo noi piazzandogli in casa dall’oggi al domani, un consimile che se avesse potuto, avrebbe evitato. E se invece si stanno a genio, condivideranno lo spazio disponibile.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 23-03-2025, 16:27   #9
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Milo5
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

Buongiorno a tutti,
siamo abbastanza disperata con la gatta "anziana", ieri abbiamo provato a farli vedere in territorio neutro quindi in altra casa della cat sitter, purtroppo ha attaccato i due cuccioli e ha morso la cat sitter ad una mano. Sinceramente non sappiamo più cosa fare. La cosa strana è che essendo presenti anche altri gatti lei è stata tranquilla, ha attaccato solo quando ha visto i nostri due cuccioli che abbiamo lasciato dalla cat sitter con altri suoi gatti, per qualche giorno.
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Vecchio 23-03-2025, 17:41   #10
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straycat2
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Predefinito Re: Convivenza tra gatti

non dovevate prendere i due cuccioli..non so cosa dovete fare perchè non ho esperienze simili ma Aletto e Dharma hanno spiegato il perchè del comportamento di Sheila

se hai casa grande dividela a metà nel senso in una stanza metti i due cuccioli in modo che Sheila possa avere almeno i propri spazi senza condividerli con nessuno.


Alessia Ziggy Baudelaire Nathan Mirtilla
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